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  Economia e finanza  Bayer paga a caro prezzo l’unione con Monsanto: crollo in borsa e perdita di 75 miliardi
Economia e finanza

Bayer paga a caro prezzo l’unione con Monsanto: crollo in borsa e perdita di 75 miliardi

Free Thought Post NewsFree Thought Post News—21 Marzo 20240

Continua il crollo del colosso tedesco Bayer. 

Una crisi che parte dal lontano, precisamente nel 2016 quando  l’allora Ceo Werner Baumann, in sintonia con tutto il  CDA decise l’acquisto del Gruppo Monsanto per 66 miliardi di dollari. All’epoca l’affare fu accolto come un’idea funzionante dato che avrebbe dato il via una leadership globale di sementi e agrochimica con una pipeline di prodotti vincenti nell’agrobusiness, dagli antibiotici ai semi geneticamente modificati, fino ai pesticidi. Dall’altra parte, però, è stata definita anche come l’unione tra il diavolo e l’acqua santa dato che la Bayer, colosso dell’industria tedesca, si era unito con un’azienda sì ricca ma anche parecchio contestata per il livello di salubrità dei suoi prodotti.

Tra i prodotti presenti nel pacchetto c’era il diserbante Roundup accusato da diversi agricoltori, soprattutto nordamericani, di essere responsabile dello sviluppo di tumori. Negli Stati Uniti, infatti, si è andati più volte in tribunale con delle cause economicamente sanguinose per l’azienda tedesca.  Le ultime due cause, in Missouri e a Philadelphia per ripagare due agricoltori che lamentavano di aver avuto lesioni in un caso e preso il cancro nel secondo per l’utilizzo del Round up sono state “bombe” da 1,5 miliardi di dollari la prima e 2,3 miliardi la seconda.

Il nuovo Ceo, l’americano Bill Anderson, commenta: “Per i prossimi 24-36 mesi, la società dedicherà le sue energie a costruire una forte pipeline di prodotti farmaceutici, affrontando i contenziosi, riducendo il debito e continuando a implementare il suo nuovo modello operativo radicale Dynamic Shared Ownership (DSO) per migliorare le prestazioni. Al fine di ridurre i rischi legali e le relative incertezze, la società sta aggiornando la propria strategia e perseguendo nuovi approcci sia dentro che fuori dalle aule giudiziarie. Bayer affronterà anche il suo debito. L’azienda mira a raggiungere un rating  attraverso una crescita redditizia e una modifica pianificata della sua politica dei dividendi. Bayer ha proposto di pagare il minimo legale richiesto per tre anni, come annunciato in precedenza”.

 

AndersoneconomiaFarmaciaGermaniaUSA
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