Martedì un tribunale d’appello dei Paesi Bassi ha accolto il ricorso della grossa società petrolifera britannica Royal Dutch Shell (più nota come Shell) contro una sentenza che nel 2021 le aveva ordinato di impegnarsi maggiormente per ridurre le proprie emissioni di gas serra.
Quella sentenza era stata ritenuta storica perché per la prima volta un’azienda veniva obbligata a cambiare i suoi impegni per l’ambiente sulla base dell’accordo sul clima di Parigi del 2015. In particolare, entro il 2030 Shell avrebbe dovuto ridurre le emissioni del 45 per cento rispetto ai livelli del 2019. Secondo la corte d’appello, il tribunale di grado inferiore non avrebbe dovuto fissare un obiettivo preciso per la riduzione perché «non c’è sufficiente consenso scientifico sulla riduzione a cui una singola azienda come Shell dovrebbe attenersi».