La banca svizzera, rilevata due anni fa da UBS, avrebbe nascosto informazioni nel corso di precedenti indagini su conti appartenuti a personalità naziste.
È quanto sostiene una commissione del Senato degli Stati Uniti.
“Decine di migliaia di documenti scoperti a seguito di un’indagine sui conti di Credit Suisse (CS) risalenti alla Seconda guerra mondiale forniscono nuove e ampie prove di titolari di conti collegati ai nazisti, precedentemente sconosciuti o solo parzialmente noti”, ha indicato sabato la Commissione bilancio del Senato statunitense presentando i risultati intermedi dell’inchiesta in corso contro l’istituto elvetico.
“La banca non ha rivelato l’esistenza di questi conti nel corso delle indagini precedenti”, svolte in particolare negli anni Novanta del secolo scorso, si legge nella nota.