L’alleanza BRICS ha superato gli Stati Uniti nel commercio di gas verso l’Europa per la prima volta in quasi due anni.
La Russia, membro dei BRICS, è il principale fornitore di gas GNL in Europa e ha sovraperformato gli Stati Uniti nonostante le sanzioni. Il picco arriva nonostante l’Europa cerchi di limitare la propria dipendenza dal petrolio russo, ma diversi paesi della regione dell’Europa orientale fanno molto affidamento sulle importazioni dal paese. Ciò rende la Russia il principale fornitore di gas GNL per l’Europa, dando una mano agli Stati Uniti negli accordi commerciali globali.
Lo sviluppo arriva quando i BRICS cercano di rovesciare il dollaro USA come valuta di riserva mondiale. Il blocco mira a controllare il settore globale del petrolio e del gas per far scendere il dollaro USA.
La Russia, membro dei BRICS, ha avviato accordi commerciali sul gas con l’Europa e altri paesi nonostante le sanzioni degli Stati Uniti. L’amministrazione Putin ha aggirato le sanzioni e ha concluso accordi con Europa, Africa, Asia e le sue controparti BRICS. Le spedizioni di GNL dalla Russia all’Europa hanno toccato un massimo del 15% questo mese nel maggio 2024. D’altra parte, il gas GNL con sede negli Stati Uniti verso l’Europa è sceso al 14% questo mese.
“È sorprendente vedere la quota di mercato del gas russo e (del gas naturale liquefatto) aumentare leggermente in Europa, dopo tutto quello che abbiamo passato e tutti gli sforzi compiuti per disaccoppiare e ridurre i rischi nell’approvvigionamento energetico”, ha affermato Tom Marzec-Manser, il Responsabile Gas Analytics presso la società di consulenza ICIS al Financial Times.
Gli Stati Uniti sono diventati il principale fornitore di gas GNL all’Europa dopo che la Casa Bianca ha imposto sanzioni contro la Russia, membro dei BRICS. Tuttavia, Marzec-Manser ha spiegato che il dominio della Russia nel settore del gas GNL in Europa potrebbe non durare a lungo. “La Russia ha una flessibilità limitata per mantenere questa quota (in Europa) mentre la domanda aumenta nel prossimo inverno. Considerando che la produzione complessiva di GNL statunitense non fa che crescere, con l’arrivo di ulteriore nuova capacità sul mercato globale entro la fine dell’anno”, ha riassunto.