Maggioranza e opposizione in Corea del Sud trovano ancora un’inedita unità d’intenti nella richiesta di dimissioni del presidente Yoon Suk-yeol, dopo il caos della legge marziale dichiarata e poi ritirata.
Il People Power Party, al potere in Corea del Sud ma senza una maggioranza in Parlamento, e il partito Democratico, che invece controlla l’Assemblea nazionale con le altre opposizioni, si sono ritrovati uniti nella richiesta di dimissioni di Yoon.
Dopo il voto parlamentare congiunto per bloccare la mossa presidenziale e la successiva dichiarazione di revoca approvata intorno alle 4.30 locali (20.30 di martedì in Italia) durante una riunione di gabinetto, le forze politiche hanno chiesto a Yoon di fare un passo indietro.
Sei partiti di opposizione hanno deciso di accelerare il passo per la messa in stato d’accusa di Yoon, con il deposito della mozione di impeachment in Parlamento e la sua votazione ritenuta “possibile già entro la fine della settimana”. Lo riportano i media di Seul.