L’anatocismo, noto anche come capitalizzazione degli interessi, è una pratica finanziaria che consiste nel calcolare gli interessi su un capitale iniziale includendo nel calcolo anche gli interessi già maturati e non ancora pagati.
Questo processo porta ad una crescita esponenziale del debito o dell’investimento, a seconda del contesto in cui viene applicato.
Origini e Definizione
Il termine “anatocismo” deriva dal greco “anatokismos”, che significa “produzione di interessi”. La pratica risale a tempi antichi e ha sempre suscitato dibattiti etici e giuridici. Nella sua forma più semplice, l’anatocismo implica che gli interessi maturati su un debito o un investimento vengano aggiunti al capitale, così che nei periodi successivi gli interessi vengano calcolati su un capitale più grande.
Funzionamento
Per comprendere come funziona l’anatocismo, consideriamo un esempio semplice. Supponiamo che tu abbia un prestito di 1.000 euro con un tasso di interesse annuo del 5%. Senza anatocismo, gli interessi maturati dopo un anno sarebbero 50 euro. Tuttavia, con l’anatocismo, questi 50 euro di interessi vengono aggiunti al capitale, portando il totale a 1.050 euro. L’anno successivo, gli interessi vengono calcolati su 1.050 euro, non più su 1.000, e così via. Questo meccanismo fa sì che il debito cresca più velocemente rispetto a un calcolo degli interessi semplice.