Con una nuova legge in materia adottata oggi dal Consiglio nazionale, il commercio transfrontaliero di merci utilizzabili per la pena di morte o la tortura sarà oggetto di controlli più severi.
La nuova legge è stata approvata da 129 votanti, mentre hanno votato contro 59 persone e ci sono stati 4 astenuti. Con la nuova legge è vietata l’importazione, l’esportazione e il transito delle merci che possono essere utilizzate soltanto per la pena di morte, la tortura o altri trattamenti o pene crudeli, inumani e degradanti. Sono impedite pure la fornitura di assistenza tecnica e la pubblicità.
Invece le merci che, pur potendo essere usate a questi scopi, possono avere anche altri impieghi, sono soggette a un nuovo obbligo di autorizzazione, che si applica anche all’assistenza tecnica e ai servizi di mediazione che le concernono. Infine, l’attuale controllo all’esportazione dei medicamenti utilizzabili per le esecuzioni capitali non è più soggetto alla legge sugli agenti terapeutici, bensì a quella nuova.
Il dossier passa ora all’esame del Consiglio degli Stati.