Le insolvenze sui prestiti con carta di credito negli Stati Uniti hanno raggiunto il livello più alto dalla crisi finanziaria del 2008, segno che la salute finanziaria dei consumatori a basso reddito sta diminuendo dopo anni di alta inflazione. La notizia è stata riportata dal Financial Times.
Secondo i dati del settore raccolti da BankRegData, nei primi nove mesi del 2024 gli istituti di credito hanno cancellato 46 miliardi di dollari di prestiti gravemente in ritardo nei pagamenti, con un aumento del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e il livello più alto degli ultimi 14 anni. Le cancellazioni, che si verificano quando gli istituti di credito decidono che è improbabile che un mutuatario riesca a onorare i propri debiti, sono una misura attentamente monitorata di una significativa sofferenza dei prestiti.
Lo riporta Scenari Economici.