Resta alto il rischio Shutdown negli Stati Uniti.
Un rischio che potrebbe essere scongiurato dato che i leader del Senato hanno annunciato un accordo bipartisan per un provvedimento di spesa che lo eviterebbe per sette settimane, mantenendo gli attuali livelli di spesa sino al 17 novembre, con 6 miliardi per l’Ucraina e altrettanti per le calamita’ naturali ma senza ulteriori fondi per il confine.
C’è l’impegno di tutti i senatori ma attualmente l’incognita è rappresentata dai sostenitori di Trump che premono per uno Shutdown minacciando anche una mozione nei confronti dello speaker Kevin McCarthy per destituirlo in caso di collaborazione con i democratici.
Cos’è lo Shutd0wn?
Il termine “shutdown” si riferisce a una procedura specifica nel sistema politico ed economico degli Stati Uniti, ed è comunemente conosciuto come “government shutdown”. Questo sistema è previsto dall’Antideficiency Act e si verifica ogni volta che il Congresso degli Stati Uniti non riesce a raggiungere un accordo per finanziare specifiche attività governative. Quando ciò accade, le attività governative non essenziali vengono interrotte, fino a quando il Congresso non raggiunge un nuovo accordo per il finanziamento. Il governo degli Stati Uniti inizia il suo anno fiscale il 1° ottobre di ogni anno, e questa data rappresenta la scadenza entro la quale il Congresso deve approvare i piani di spesa per il funzionamento delle agenzie governative.
Quali sono i rischi di uno Shutdown?
Come detto sono a rischio quelle attività governative ritenute non essenziali. Tra queste c’è Medicare, l’assicurazione sanitaria per i cittadini a basso reddito. Anche la ricerca scientifica verrebbe particolarmente rallentata e verrebbe colpita un’istituzione mondiale come la NASA che si vedrebbe costretta a lasciare a casa la maggior parte dei suoi dipendenti. Le agenzie preposte alla gestione delle emergenze relative a calamità naturali verrebbero paralizzate. Resterebbero in congedo anche circa 800mila dipendenti civili del Pentagono.