L’Egitto, gigante africano e del Medio Oriente, è sull’orlo del default ma Fondo Monetario Internazionale, Emirati Arabi Uniti e Unione Europea sono pronti ad aiutarlo con circa 40 miliardi di dollari in investimenti e prestiti.
La crisi dell’Egitto è dovute soprattutto agli ultimi sviluppi geopolitici. In primis essendo il primo importatore al mondo di grano ha sofferto dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che ha portato ad aumento dei prezzi di cereali e carburanti. Poi a complicare ulteriormente la situazione ci sono i sempre più numerosi attacchi degli Houthi alle navi del Mar Rosso che hanno ridotto di quasi la metà le tariffe del Canale di Suez. Infine il conflitto a Gaza ha ridotto il turismo, settore importantissimo nell’economia egiziana.
I primi a venire incontro all’Egitto sono gli Emirati Arabi Uniti che hanno promesso un acconto di 24 miliardi di dollari per costruire un resort grande quanto Londra lungo la costa mediterranea nell’Egitto Occidentale. Da parte sua il Cairo ha svalutato la lira e per allentare i controlli valutari.
Il Fondo Monetario Internazionale ha invece fornito un pacchetto di prestiti da circa 9 miliardi di euro mentre l’Unione Europea ha contribuito con lo stanziamento di 8 miliardi di dollari.