Forti rialzi del mercato turco riconducibili all’afflusso di capitali esteri ingolositi dalla svalutazione della valuta, lo Usd/Try nel 2023 è salito del 55%, e dalla promessa del governo di tornare a politiche più ortodosse.
La nomina del presidente Recep Tayyip Erdogan di due ex banchieri di Wall Street, Mehmet Simsek e Hafize Gaye Erkan, per gestire le finanze del Paese nel tentativo di rassicurare gli investitori ha registrato degli afflussi sostenuti che suggeriscono che gli investitori esteri credono nel cambio di rotta dopo anni di politiche non convenzionali che hanno portato la proprietà straniera delle azioni turche a livelli record.
Cresce la fiducia da parte degli stessi turchi che, come dichiarato da Emre Akcakmak, restano convinti che: “La Turchia probabilmente ha iniziato a diventare attraente, almeno per alcuni tipi di investitori stranieri”.
Un altro fattore che ha trainato i mercati azionari è stato rappresentato dall’inflazione che, sopra quota 60 punti percentuali ad ottobre (61,3%), ha spinto i consumatori ad acquistare azioni per proteggersi dal rapido aumento dei prezzi e dal deprezzamento della lira (nella stessa situazione si trovano anche Egitto e Nigeria).