Per la prima volta in 75 anni la Costituzione Italiana sancisce che fare Sport è un diritto.
Quest’oggi, con 312 favorevoli, la Camera ha approvato all’unanimità in via definitiva la riforma costituzionale in materia di attività sportiva. Il palamento ha votato la nuova formula dell’articolo 33 della Carta Costituzionale il cui incipit è “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.”
Nel testo viene inoltre inserito questo passaggio: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Quello ottenuto quest’oggi è un traguardo storico che fortifica il significato dello sport per il paese. L’obiettivo della riforma è quello di offrire l’opportunità di incidere fin da subito sul mondo della scuola in cui ci sono ampi margini di crescita per lo sport. Parliamo ad esempio dei finanziamenti da poter fare per le strutture, dell’inserimento di insegnanti qualificati ed anche della collaborazione con le federazioni per far crescere il movimento sportivo scolastico che potrebbe essere il primo passo verso l’attività agonistica.
Tra gli obiettivi anche quello di aiutare le famiglie che hanno difficoltà permettersi le attività dei figli oltre a favorire gli interventi nelle città per creare spazi pubblici dedicati all’attività sportiva.
Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha espresso il suo pensiero intervenendo in aula: “La Riforma Costituzionale rappresenta un punto di svolta e il solenne impegno di costruire assieme una sostanza rispetto ad una modifica costituzionale, frutto ponderato, valutato di quanto fosse necessaria. Considero lo Sport una difesa immunitaria sociale, mi auguro che questa definizione aiuti tutti a comprenderne l’importanza e a comprendere l’importanza del rafforzamento delle difese immunitarie in senso generale e tanto più quelle sociali.
Da parte mia il dovere di garantire sul mio onore che è quello che è scritto non rappresenti semplicemente un’enunciazione di un principio, ma l’inizio di un percorso di responsabilità, dove sono sicuro che saremo tutti dalla stessa parte, a fare in modo che ci sia attuazione dal punto di vista sociale, sostanziale, perché lo sport non sia soltanto celebrazione delle vittorie, ma sia l’affermazione dei principi e dei valori dei quali siamo tutti portatori e beneficiari, a vantaggio soprattutto dei nostri figli, nipoti e di quelli che verranno.”
Fonte Foto Copertina Wikipedia