Con 376 voti a favore, 111 contrari e 107 astenuti, il Parlamento Europeo dice sì alla rimozione del geoblocking per i servizi di streaming incentrati su film, serie tv e la trasmissione di eventi sportivi in diretta.
Questa decisione ed il relativo regolamento che verrà stilato nel 2025 rappresentano una vera e propria svolta all’interno dell’Unione Europea che potrebbe avere un impatto devastante soprattutto dal punto di vista sportivo.
Ad essere rivoluzionati saranno in particolar modo i mercati dei diritti televisivi che potrebbero correre già da adesso ai ripari e, come potrebbe accadere nel mondo del calcio, rescindere o modificare contratti stipulati nel recente passato o firmarne anche di nuovi per espandere il business.
Sul tema è intervenuta prima della votazione Beata Mazurek: “Durante il dibattito in questa sala abbiamo sentito spesso parlare del mercato unico. Oggi abbiamo la possibilità di realizzare queste parole, dando loro un vero significato. Il regolamento sul geo-blocking vuol dire togliere barriere ingiustificate per i consumatori e le aziende nel mercato unico.
Dobbiamo intervenire rispetto ai metodi di pagamento online, evitare la discriminazione in base alla nazionalità e al luogo di abitazione e dobbiamo togliere le barriere negli acquisti su internet. Deve esserci il diritto completo di accesso alla scelta dell’offerta migliore ovunque. La relazione tratta anche i servizi audiovisivi, e noi diamo un appello: vogliamo una valutazione grado per grado, considerando la condizione particolare del settore creativo.
Consideriamo le condizioni delle parti interessate senza minacciare i modelli di finanziamento dei progetti culturali. Bisogna considerare il progresso tecnologico e i bisogni dei consumatori negli ultimi anni. Oggi presentiamo una soluzione, in attesa del regolamento della Commissione europea del 2025, per dare il miglior possibile accesso alle pari condizioni ai cittadini europei ai contenuti audiovisivi in tutti i Paesi membri.”