La Corte di arbitrato di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà della controllata russa di Unicredit per un valore complessivo di quasi 463 milioni di euro.
La decisione è stata presa nell’ambito di un contenzioso con RusChemAlliance, un’impresa per la produzione di gas liquido partecipata da Gazprom, il colosso petrolifero controllato dal Cremlino. La misura della Corte di San Pietroburgo riguarda Unicredit Russia e Unicredit Ag, la banca tedesca del gruppo che controlla la filiale russa. Secondo quanto riportano i media russi, la RusChemAlliance aveva presentato un’istanza non solo contro le due controllate di Unicredit ma anche contro altre banche europee, tra cui Deutsche Bank e Commerzbank AG.
La Farnesina ha fatto sapere che sta seguendo il caso di Unicredit e che la questione sarà discussa nella riunione di lunedì 20 maggio nell’ambito del «tavolo Russia», attivato dal ministro